Questo che sto per raccontarvi è senza dubbio il colloquio più esilarante che mi è capitato da quando cerco lavoro, talmente divertente da farmi desiderare di farne uno uguale ogni giorno e non lavorare più!
Durante una delle ultime giornate di pioggia torrenziale mi sono avventurata in un angolo sperduto di Milano alla ricerca dell’agenzia per il lavoro meno conosciuta sulla terra. A nuoto ho raggiunto la vetrina che dava sulla strada, senza insegna, senza arte e senza parte.
Mi ha accolto una signorina giovanissima, devo dire piuttosto elegante per l’ambientino squallido che la circondava, che con un sorriso da hostess mi ha rifilato l’ennesimo questionario da riempire con tutti i miei dati, le mie esperienze, le mie aspirazioni, il mio numero di scarpe e chi più ne ha più ne metta. Ne ho compilati talmente tanti negli ultimi giorni che ormai la mia mano prosegue in automatico e persino quando scrivo l’elenco della spesa se mi distraggo mi ritrovo con l’elenco delle lingue e dei programmi che conosco.
Terminata la tortura introduttiva ci spostiamo in una saletta sul retro, non arredata e senza riscaldamento perché, si giustifica la ragazzina, altrimenti ci gocciola l’acqua in testa!
Senza farmi domande prende a scorrere il mio cv e si sofferma su un’esperienza lavorativa che ho fatto più o meno dopo l’asilo..aaaah RECEPTIONIST (pronunciato rigorosamente come si scrive!!) ottimo, dice, ho un sacco di proposte da farle! Tra l’imbarazzato e l’infastidito le ricordo che mi sono presentata per una selezione rivolta ad un’assistente di direzione. Così lei si illumina e sembra ricordarsi il motivo percui sono seduta lì davanti.
Mi parli di lei, dice, e parto con la tiritera: “La mia ultima esperienza lavorativa è stata come assistente di direzione presso un’azienda che fa moving e document management… Vedo uno sguardo vuoto davanti a me e capisco che è il caso di dare maggiori delucidazioni, quindi aggiungo: “..ovvero movimentazione di uffici e gestione documentale attraverso l’archiviazione cartacea e l’archiviazione ottica..” ed ecco che in qualche modo sono riuscita a raggiungere la sua attenzione: “Archiviazione ottica? Quindi fate occhiali? No perché sa, ho bisogno di cambiarli..”
Ho dovuto ficcarmi le unghie nelle mani per non ridere, come mi ha insegnato una carissima amica, e per trattenermi dal dirle: “Signorì forse lei non dovrebbe cambiare solo gli occhiali, forse dovrebbe anche cambiare lavoro!!!”
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