giovedì 20 novembre 2008

Miranda o non Miranda, questo è il problema!

Ebbene si, sono arrivata al momento in cui è necessario prendere una decisione.

Ieri mi hanno chiamata dallo studio legale internazionale per confermarmi che mi hanno scelta e addirittura mi hanno fatto un’offerta economica superiore alla mia richiesta (questo potrebbe essere il segnale che sono abbastanza disperati!), la condizione, però, è che io accetti entro oggi pomeriggio e cominci a lavorare da lunedì.

Oggi alle 14 avrò il colloquio definitivo presso una delle aziende che più mi interessano (non ve ne parlo per il momento per scaramanzia) e a questo punto dovrò giocarmi tutte le mie carte, terminato il colloquio, se andrà tutto bene come spero, dovrò dire esplicitamente: “Mi volete? Se si dovete deciderlo in questo momento, prendere o lasciare!” Spero davvero che riuscirò ad avere il coraggio e soprattutto la faccia di tolla che mi consenta di pronunciare queste parole, ma sono convinta che, messi alle strette, tiriamo sempre fuori il meglio di noi!

Se invece il colloquio delle 14 non dovesse andare, farò un bel respiro, alzerò la cornetta e chiamerò lo studio legale per accettare la loro offerta. Ho deciso di seguire il consiglio più saggio, che mi avete dato in molti, prendo quello di sciuro che ho in mano al momento riservandomi la possibilità di cambiare ancora se si presenta qualche cosa di meglio.

Fino ad ora sono sempre stata una persona molto corretta, ma dopo quello che mi è capitato, il licenziamento su due piedi senza nessuna ragione, devo dire che un discreto pelo sullo stomaco è cresciuto anche a me!

Ora mi butto in meditazione e preparazione psicologica per il colloquio.

A più tardi per gli aggiornamenti!

2 commenti:

  1. Non è questione di correttezza: il periodo di prova vale per tutte e due le parti, e quindi anche il "collaboratore" ha diritto di chiuderlo secondo i termini pattuiti.

    Il problema è che molte aziende si aspettano lealtà e correttezza illimitate da collaboratori e dipendenti (persino dai fornitori), riservandosi però ogni capriccio e possibilità cambiamento delle carte in tavola per sé.

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  2. sai che ti ho già espresso il mio punto di vista.. vai alla grande e non ti preoccupare di nulla. la sera, a casa, è con il mutuo e la tua coscenza che rimani, con con il capo di turno.

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